Our history

Tre generazioni di amore per la terra e per i suoi frutti

La nostra è la storia di tre generazioni di agricoltori modenesi che col tempo hanno maturato una chiara visione dello stretto legame che intercorre tra l’uomo, la natura e il regno animale, considerati come un unico sistema in equilibrio. Una filosofia che ancora oggi ispira l’attività di Acetaia Guerzoni, l’unica al mondo a essere certificata biologica e biodinamica, un primato di cui andiamo fieri e un punto dal quale guardiamo al futuro con fiducia e responsabilità.

Gli anni 70

La storia di Acetaia Guerzoni inizia nei primi anni Settanta, quando Arduino e Zina Guerzoni, dopo tanti anni di lavoro come mezzadri nelle campagne della bassa modenese, mettono mano ai risparmi di una vita e acquistano un vecchio casolare circondato da filari di vite.

Gli anni 80

I raccolti dei primi anni sono magri ma presto il profondo rispetto per la natura, l’amore per la terra e la dedizione al lavoro danno i loro frutti. Negli stessi anni inizia la produzione e commercializzazione di mostro d’uva e di saba (mosto cotto), insieme alla pratica di conservare il prodotto rimasto invenduto all’interno di botti di legno dalle quali poi, opportunamente invecchiato, sarebbe uscito trasformato in Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.

Gli anni 90

Se inizialmente era stato difficile far apprezzare i propri prodotti al di fuori del circuito dei mercati agricoli sensibili alla filosofia biologica e biodinamica, gli anni Novanta segnano un rapido aumento del fatturato. Parallelamente al lento ma costante consolidarsi di una sensibilità attenta ai valori del biologico, Acetaia Guerzoni amplia e diversifica le varietà vinicole coltivate secondo i principi della biodinamica. Negli oltre 100mila metri quadrati di filari di vite si coltiva Lambrusco Salamino, Uva d’Oro, Ancellotta, Trebbiano e diverse altre specie autoctone: una biodiversità particolarmente feconda perché attrae insetti e animali utili e perché impedisce al suolo di impoverirsi, come invece avviene per le monocolture. In questi anni, Iride è solita esporre nelle fiere a cui Acetaia Guerzoni partecipa due zolle di terra: una proveniente dai terreni dell’azienda e una da un terreni non lontano, differenti per consistenza, colore e vitalità.

Gli anni 2000

Da sempre concentrata sull’aceto di vino tradizionale, all’inizio del nuovo millennio l’azienda inizia a produrre anche l’Aceto Balsamico di Modena, sia nella versione I.G.P. che in quella tradizionale D.O.P.
Parallelamente, Acetaia Guerzoni amplia progressivamente la sua rete commerciale, oggi estesa a oltre 40 Paesi. Si dota di una struttura produttiva moderna ed efficiente che si aggiunge all’acetaia storica, tutt’ora dedicata alla produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.

Gli anni 10

Alla guida di Acetaia Guerzoni subentra Lorenzo, nipote di Arduino e Zina. Da mamma Iride ha imparato ad andare tra la gente per raccontare la storia così unica della sua azienda; da papà Felice, l’amore per la terra, la gioia di vedere crescere e maturare i grappoli d’uva e la pazienza di lasciare che l’aceto, invecchiando, maturi il suo sapore inconfondibile. Il terremoto del 2012 causa notevoli danni alle strutture dell’azienda agricola ma la famiglia Guerzoni si dimostra unita e dotata di grande spirito di resilienza, e in breve tempo torna operativa e di nuovo concentrata sul gusto e sulla qualità dei propri prodotti.

Oggi

Il mondo cambia con una rapidità impressionante e anche l’offerta di Acetaia Guerzoni cambia. Ai prodotti tradizionali si aggiungono oggi nuovi condimenti che fondono tradizione e sperimentazione, in un’ottica di contaminazione dei sapori e delle consuetudini gastronomiche. Innovare non significa snaturare ciò che è stato, e solo chi è ben radicato nei propri valori può aprirsi al futuro e al cambiamento senza paura. Un bottiglia in vetro disegnata appositamente per Acetaia Guerzoni dall’artista Fabrizio Loschi celebra questa fusione di tradizione, innovazione e sostenibilità: infatti, né il tappo a corona né il tappo dosatore in dotazione contengono plastica.